Come sconfiggere funghi e muffe della cannabis

Tutti i coltivatori di marijuana esperti ne sono a conoscenza: i funghi e le muffe, per le piantagioni, possono fare dei danni incredibili, e spesso ci si accorge troppo tardi del problema per poter porre rimedio.

Qui andremo, intanto, ad evidenziare quali precauzioni si possono prendere contro l’arrivo di questi eventuali sgraditi ospiti, e vi suggeriamo, soprattutto se coltivate indoor, di utilizzare dei prodotti fungicidi biologici (come quelli composti da coda cavallina o propoli), senza tralasciare l’igiene del terreno, degli attrezzi da lavoro e degli eventuali residui organici, nonché di porre un attento controllo al livello di umidità ed al ricircolo d’aria: in linea di massima, più il clima è umido e caldo più c’è possibilità di sviluppo di funghi dannosi, inoltre più la crescita delle piante è lenta e più il fungo tende a presentarsi (proprio perché ha più tempo per attecchire).

Di seguito elencheremo le tipologie degli odiosi funghi più comuni, insieme alle varie tipologie d’attacco, affinché le vostre piante possano crescere belle, sane e rigogliose.

Botrytis

Si tratta senza ombra di dubbio del fungo più comune alle nostre latitudini e si manifesta come una muffa di colore grigio o marrone che compare improvvisamente in aree diverse della pianta. Può presentarsi in tutto il corpo della pianta (anche nelle radici), e fa letteralmente marcire le zone che aggredisce. Oltre alla strana colorazione malsana che si può notare nelle piante affette dal Botrytis c’è anche un cambiamento del tessuto vegetale, che diventa prima molle e poi secco. Il proliferare di questa pestilenza è molto rapido e solitamente è causato da un’eccessiva umidità e dalla scarsa ventilazione.

Come intervenire contro il Botrytis

Le parti infette in modo evidente devono essere tagliate con strumenti disinfettati senza lesinare troppo nella potatura. Gli sfalci infetti vanno poi smaltiti lontano dalla coltivazione e gli strumenti disinfettati nuovamente prima di riporli. Anche le vostre mani possono essere vettori di questi funghi altamente disperdibili quindi lavatele bene dopo ogni maneggiamento di piante potenzialmente infette. Ovviamente, come per tutti i funghi che stiamo citando, dopo il trattamento è di solito necessario intervenire sul livello di umidità e sulla ventilazione. Se il fungo si manifesta quando la fioritura è nella sua fase finale è consigliabile, dopo la rimozione delle piante infette, provvedere il prima possibile al raccolto.

Oidio

Anche l’Oidio è un fungo molto invasivo e comune in Europa, soprattutto nelle terre dal clima più umido ma caldo (solitamente cresce solo con temperature superiori ai 25°C, spesso in seguito ad un repentino aumento del calore). L’Oidio appare come una polvere fine e bianca che ricopre le cime e le foglie della cannabis.

Come porre rimedio contro l’Oidio

Come per altre infezioni il primo intervento è la recisione delle parti dove è presente il fungo. Un sistema molto quotato per agire contro le contaminazioni attive è quello di utilizzare un fungo antagonista dell’Oidio, l’utile Trichoderma harzianum (reperibile nei negozi di prodotti agricoli più specializzati oppure on line).

Funghi filamentosi (Fusarium)

Questa tipologia di funghi filamentosi sono famosi per comportarsi come dei veri e propri parassiti: rubano letteralmente linfa vitale e nutrimenti alla pianta fino a causarne la morte prematura. Una pianta attaccata dal Fusarium si presenta vecchia, debole, con steli rigidi, foglie arricciate e/o radici putrescenti.

Come intervenire contro i Funghi filamentosi

Essendo una famiglia di funghi altamente invasiva, una volta accertata la presenza di Fusarium è consigliata la recisione completa delle piante infette per salvare il raccolto dalla diffusione del fungo che è altamente letale. Anche il terreno va bonificato e sterilizzato per preservare i futuri raccolti.

Peronospora

All’apparenza gli effetti del contagio da Pernospora sono molto simili a quelli dell’Oidio ma, se tendenzialmente quest’ultimo colpisce la parte superiore delle foglie di canapa, la Pernospora attecchisce soprattutto in quella inferiore o su tutta la superficie. Inoltre si manifestano anche macchiette gialle anomale sempre nella foglia.

Come intervenire contro la Pernospora

I fungicidi biologici hanno una buona azione preventiva nella diffusione e vanno quindi utilizzati abbondantemente sulle piante sane, mentre le piante che manifestano infezione vanno potate con attenzione e corretta disinfezione di strumenti e mani. In una fase successiva un miglioramento dell’areazione e della ventilazione possono essere risolutivi per questo problema.

Damping-off

Per damping-off si intende quando le piante (spesso ancora non completamente cresciute in altezza) si ammalano in massa e muoiono in tempi repentini. Insomma una vera e propria disgrazia che è, solitamente, causata da una prolificazione massiccia di funghi (di varia tipologia) che colpiscono piante ancora giovani e ne segnano lo sviluppo. La causa è spesso la troppa umidità del terreno o un cambio repentino di temperatura in un ambiente senza sufficiente ricambio d’aria. In questi casi la contaminazione da funghi parte dalla parte più bassa della pianta che in breve tempo si indebolisce e letteralmente si affloscia al suolo, irrecuperabile.

Come intervenire contro il damping-off

Con questo problema l’unica arma a disposizione è la prevenzione, oltre ad una gestione attenta delle condizioni ambientali del terriccio, dell’aria e della temperatura potreste ricorrere all’utilizzo del Pythium oligandrum, un parassita che va ghiotto di funghi e spore che libererà il vostro terreno da spiacevoli avventori.

 

 

Post correlati