Verso la legalizzazione in Nepal

Il Nepal, per avere benefici economici, sta cercando di far legalizzare la cannabis, dato che questa fantastica pianta potrebbe anche avere applicazioni medicinali per combattere il COVID-19.

A marzo, però, l’ex ministro della Gustizia Sher Bahadur Tamang del Partito comunista nepalese (PCN) ha presentato un disegno di legge in Parlamento per ribaltare una legge del 1976 che criminalizzava la coltivazione, la vendita e il consumo di cannabis. “Il disegno di legge è pensato per il sostegno economico agli agricoltori che dipendono dai raccolti di cannabis”, afferma Tamang. “Finora abbiamo ricevuto una risposta molto positiva dai colleghi deputati e sono sicuro che non ci sarà un solo voto contrario”.
Il disegno di legge di Tamang propone la formazione di un Consiglio per la marijuana di 14 membri presieduto dal segretario del Ministero della Salute che dovrebbe regolare la coltivazione di cannabis, il suo commercio e la relativa vendita. Le persone di età superiore ai 18 anni, per coltivare cannabis, potrebbero richiedere una licenza annuale al governo locale o al loro distretto.

La vendita aperta di marijuana a Kathmandu negli anni ’60 fu ciò che attirò gli hippy in Nepal, e mentre la controcultura e il movimento contro la guerra del Vietnam crescevano, il presidente Richard Nixon la considerava una minaccia alla sicurezza.

La messa al bando della marijuana ha portato alla sua coltivazione e uso in modo clandestino. Ma gli attivisti nepalesi adesso non vedono alcun motivo per cui si dovrebbe mantenere il divieto quando, nel frattempo, gli americani hanno legalizzato la marijuana in 25 Stati.

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