Più lavoro grazie alla canapa

La cannabis legale in America è stato il trampolino di lancio per la creazione di nuovi posti di lavoro, che sono aumentati del 32% nel 2020 nonostante la pandemia, portando il totale dei lavori a tempo pieno correlati a questo settore a 321mila.

In base al nuovo report di Leafly che dal 2017, con la collaborazione di Whitney Economics, ha tenuto traccia del lavoro sulla canapa, i posti di lavoro legato alla cannabis legale hanno superato il numero di ingegneri elettronici, tecnici sanitari e paramedici, o dentisti.

Già nel 2020 si sono aggiunti 77.300 posti di lavoro a tempo pieno nell’industria della cannabis light, con una crescita del 32% rispetto all’anno precedente, tenendo presente che il 2020 è stato l’anno peggiore per la crescita economica degli Stati Uniti dalla Seconda guerra mondiale.

Praticamente in quattro anni la crescita dei posti di lavoro nell’industria della cannabis è aumentata del 161%, battendo rapidamente le previsioni di altre industrie che calcolavano però la crescita su 10 anni e non 4.

Questo non fa altro che avvalorare i numerosi studi economici che danno un grande peso all’economia mondiale da parte della canapa. Se normata adeguatamente in tutti i paesi del mondo si registrerebbe sicuramente un’impennata favorevole della qualità della vita, nonostante tutte le difficoltà attualmente registrate all’economia per colpa del coronavirus.

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