Con una maggioranza storica di 27 Paesi a favore, 25 contro e 1 astenuto, la Commissione narcotici Onu ha aperto le porte al riconoscimento degli effetti terapeutici della canapa. Con questo cambio di rotta sarà possibile iniziare nuovi studi scientifici riguardo gli usi medicinali della pianta. Molti stati potrebbero decidere di legalizzarla per scopo terapeutico, e riconsiderare le sanzioni previste per l’uso ricreativo.
Così, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva pubblicato già a gennaio 2019 delle raccomandazioni per declassificare la cannabis all’interno dell’elenco per il controllo delle minacce legate ai narcotici dell’Onu. Il provvedimento doveva essere votato dalla Commissione delle Nazioni Unite già a marzo 2019, ma molti Stati Membri hanno chiesto più tempo per effettuare studi clinici e definire la propria posizione.
Ad oggi sono più di 50 i Paesi che hanno adottato programmi terapeutici a base di cannabis, con Canada, Uruguay e 15 stati degli Usa ad aver regolarizzato anche l’uso ricreativo dell’erba. Messico e Lussemburgo si apprestano ad aggiungersi alla lista dei Paesi dove la cannabis è legale.
Ci auguriamo che questo importante passo avanti possa far aprire gli occhi anche ai nostri politici, facendoli rendere conto che la legalizzazione della cannabis sarebbe solo un bene per l’Italia.