Lo scorso novembre è stata presa una decisione significativa della corte di giustizia riguardo al CBD: nessuno stato dell’Unione Europea può vietare la commercializzazione di questo prodotto se questo è stato legalmente prodotto in un altro stato membro.
La normativa deriva a seguito di un procedimento penale nei confronti degli amministratori della Catlab SAS, azienda commercializzante sigarette elettroniche contenenti liquido alla canapa e al CBD.
Il problema consisteva nel fatto che il CBD contenuto in queste sigarette era prodotto in Repubblica Ceca e poi importato e confezionato in Francia. Ciò va contro le regole del paese, infatti c’è un decreto francese risalente al 22 agosto, 1990, e dunque piuttosto datato, che afferma che è possibile commerciare soltanto fibre e semi di canapa, e non altre formulazioni di questo prodotto.
I giudici hanno così sottoposto il caso alla Corte di Giustizia europea. Questa ha stabilito non poteva essere applicata la regolamentazione della PAC, in quanto il CBD non è un prodotto agricolo. Non solo, ha anche stabilito che il CBD non è neanche una sostanza stupefacente.