Tutti noi ormai sappiamo cos’è la cannabis light, ma forse pochi sanno che chi si imbarca in un progetto di coltivazione e/o vendita della stessa può contare su un business ormai solido e comprovato: ve ne parliamo in questo articolo con dati alla mano.
Infatti, il commercio della cannabis light in Italia è a dir poco consistente: un punto di riferimento molto utile in materia sono i parametri di Coldiretti che, nel 2018, ha rilasciato numeri molto interessanti, tant’è vero che si parla di volume d’affari pari a 40 milioni di euro annui. Questa cifra comprende sia il fatturato dei negozi fisici, sia quello degli e-shop.
I dati di Coldiretti appena citati non si limitano solo a questo aspetto, perché quando si parla dei numeri della cannabis light in Italia è anche l’aumento dell’estensione dei terreni coltivati dato, che, dal 2013 al 2018, si è infatti decuplicata.
Chi è il target di questo fiorente business? Il profilo dell’utente che acquista cannabis light – Coldiretti nel 2018 ha parlato di New Canapa Economy – non è molto definita. La cannabis a basso contenuto di THC, infatti, viene acquistata, almeno in Italia, da persone di tutte le età, che comprano sia infiorescenze, sia oli e altri prodotti a base di CBD.
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