Lo scorso martedì è stata approvata, in Thailandia, una proposta del ministero della sanità pubblica che consentirà agli operatori sanitari, agli agricoltori e ai pazienti medici di coltivare, produrre ed esportare la cannabis terapeutica ed i suoi derivati.
Così i pazienti con ricetta medica, professionisti della medicina tradizionale e applicata e agricoltori potranno chiedere il permesso al ministero di produrre, importare, esportare, distribuire e possedere marijuana medica.
La legge thailandese nel 2018 ha modificato la normativa sulle droghe del Paese per consentire l’uso medico autorizzato di cannabis e kratom, una pianta coltivata localmente tradizionalmente usata come stimolante e antidolorifico.
La Thailandia era precedentemente nota per le dure leggi antidroga, ma adesso i suoi amministratori si sono resi conto del potenziale economico della cannabis.
Così, in contrapposizione col vecchio pensiero, possiamo notare che già a gennaio, la Thailandia ha aperto le sue prime due cliniche a tempo pieno che dispensano olio di cannabis per uso medico.