In America l’uso della cannabis terapeutica è proposto come strategia per ridurre l’uso di oppioidi. Per tale ragione è stato portato avanti uno studio, che ha l’obiettivo di determinare in che modo la cannabis medica influisca sull’uso di oppioidi nei pazienti con dolore cronico.
Nello specifico, è stato proposto un sondaggio su pazienti che solitamente usavano oppioidi. Su 1181 soggetti, 656 sono stati esclusi per non aver usato cannabis in combinazione con oppioidi o per non soddisfare la definizione di dolore cronico, i restanti 525 hanno usato oppioidi e cannabis in combinazione.
Il risultato è che il 40,4% dei pazienti ha interrotto il trattamento con gli oppioidi, il 45,2% ha riportato un certo calo nel consumo di oppioidi, il 13,3% non ha riportato cambiamenti nell’uso di oppioidi e l’1,1% ha riportato un aumento di oppioidi. La maggioranza (ovvero il 65,3%) ha sostenuto il cambiamento di oppioidi per oltre un anno. Quasi la metà ha riportato una diminuzione del 40-100% del dolore, invece l’8,6% non ha avuto cambiamenti e il 2,6% ha avuto un peggioramento del dolore. La maggior parte ha riportato una migliore capacità funzionale ed una migliore qualità della vita grazie alla cannabis terapeutica. Il 62,8%, addirittura, non ha più assunto oppioidi.