La mancanza di marijuana in Giamaica

In Giamaica le forti piogge, seguite da una lunga siccità, ha creato un aumento del consumo di canapa e di calo dei coltivatori, con conseguente penuria della pianta.

Triston Thompson, imprenditore del gruppo Tacaya, lo ha definito “un imbarazzo culturale” che ha portato ad una perdita di decine di migliaia di dollari, la situazione che è molto seria visto che viene considerata come la più grande carenza che si sia mai verificata sull’isola.

Un coltivatore afferma di aver perso 18mila dollari negli ultimi mesi a causa delle condizioni meteorologiche avverse combinate al coprifuoco delle 18:00 correlato al COVID-19; il che significa che in aggiunta al brutto tempo che ha segnato le coltivazioni, gli agricoltori non potevano nemmeno smistare i loro raccolti di notte, una cosa ritenuta fondamentale dai coltivatori dell’isola.

Un ulteriore fattore che ha scatenato la carenza di marijuana in Giamaica è l’aumento delle persone che ne fanno uso, forse dovuto alla recente depenalizzazione e al fatto che è stato autorizzato l’uso medico.

Gli attivisti affermano che la pandemia e l’allentamento delle leggi giamaicane sulla cannabis abbiano portato a un aumento del consumo locale che ha contribuito alla carenza.

Perfino i turisti se ne sono resi conto, inserendo post sui siti web di viaggi che indicano le difficoltà nel reperirla, eppure la Cannabis Licensing Authority del Governo Giamaicano nega che ci sia una carenza.

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