Dopo il tentativo fallito dello scorso dicembre riguardo la possibilità di normare la canapa industriale, il MoVimento 5 Stelle è tornato a riproporre l’argomento. Il Messaggero, infatti, racconta che un emendamento è in preparazione e verrà presentato dal gruppo.
La proposta prevede l’uso “in forma essiccata,fresca,trinciata o pellettizzata ai fini industriali, commerciali ed energetici» di cannabis in cui il contenuto di thc sia inferiore allo 0,5 per cento”. L’idea grillina è ripresentare la stessa proposta come emendamento al Milleproroghe, che dovrà essere convertito in legge. Il dl, licenziato dal Cdm lo scorso 21 dicembre, è stato assegnato in sede referente alle commissioni Giustizia e Bilancio di Montecitorio.
Così i pentastellati, soprattutto dopo che le sezioni unite penali della Cassazione si sono pronunciate con una sentenza storica a favore della auto coltivazione della marijuana, sono tornati a combattere.
Di qui la volontà di agire appunto nelle prossime ore con un emendamento di partito, su cui poi cercare i voti di una maggioranza trasversale attenta alle ragioni del mercato della cannabis light, che non sono necessariamente coincidenti con il fronte antiproibizionista.
alessandro at 11 Gennaio, 2020
Per Diamine, ancora insisstete con lo 0,5% , ma i svizzeri cosa hanno un patrimonio genetico differente?
Mammamia, il diritto prevalente é quello internazionale alla quale l’italia deve sottostare, per cui sarebbe in contraddizzione, e chiunque abbia le conoscenze per dichiarare una verita vera, vincerá. Cosa fate poi l’ammazzate?
Siete in contraddizione la cannabis light ha fino al 1% di thc, tutte le sementi dei listini europei sono cannabis light. L’italia non puo agire arbitrariamente, altrimenti ognuno é libero di fare quello che vuole arbitrariamente.
Cari m5s, la legge l’avete pronta é quella che avete presentato nel 2018 verso dicembre, prendetela e lavoratela.