In Australia si è registrato un record per ciò che concerne il numero di concessioni rilasciate per la cannabis terapeutica. Nel 2020, infatti, l’Australian Therapy Goods Administration ha approvato 57.781 richieste di categoria SAS (Special Access Scheme) per prodotti a base di cannabis medica non approvati.
Australia avanti anche in ambito normativo: un rapporto della Commissione per l’agricoltura e le risorse idriche del Parlamento, pubblicato a dicembre, sostiene la rimozione delle barriere affrontate dal settore della canapa.
Mentre l’aumento delle approvazioni è incoraggiante, qualcosa di preoccupante è una continua mancanza di fornitura e costi esorbitanti associati ai prodotti da prescrizione. Il presidente di MCUA Deb Lynch afferma che la maggior parte del prodotto coltivato in Australia viene esportato, contribuendo a problemi di fornitura.
Si vocifera anche che la domanda natalizia ha ritardato l’offerta, con alcuni prodotti completamente esauriti. E non è unicamente una questione di pazienti che passano a un altro tipo di prodotto, dato che le prescrizioni sono specifiche. Per effettuare il passaggio, è necessario acquisire una nuova prescrizione insieme a una nuova approvazione da parte del TGA.