Assolto Walter De Benedetto

Walter è, finalmente, stato assolto. E non importa se ha assunto marijuana superando le quantità consentite dalla legge. Perché Walter De Benedetto, 49 anni, affetto da una gravissima forma di artrite reumatoide, non era e non è uno spacciatore che coltivava la marijuana per soldi, ma un malato che cercava di lenire un po’ di sofferenza. È una sentenza che fa onore alla giustizia e all’etica quella pronuncia stamani, martedì 27 aprile, dal gip di Arezzo. Anche la pubblica accusa, al termine della requisitoria, aveva chiesto la piena assoluzione di Walter.

Costretto in un letto della sua casa in provincia di Arezzo, in compagnia della sua gatta Luna, De Benedetto era costretto a cure antidolorifiche anche a base di morfina, che distruggevano il suo corpo e la sua mente. Così aveva deciso di iniziare una terapia a base di marijuana e coltivava nella sua abitazione le piantine. Poi nel 2019 qualcuno lo aveva denunciato ai carabinieri ed era partito l’iter giudiziario, doloroso anch’esso per un uomo ridotto allo stremo delle forze. E invece ecco arrivare inattesa la solidarietà di decine di migliaia di persone che firmano una petizione, si battono per quell’uomo e per l’umanità. Perché soffrire così non è giusto. “Il dolore non aspetta, ma io sono a posto con la mia coscienza”, aveva scritto De Benedetto in una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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