Quale illuminazione per coltivazione indoor scegliere?

Spesso i coltivatori di cannabis light indoor si trovano di fronte ad un annoso problema, ovvero se scegliere l’illuminazione a led oppure ad incandescenza. Ovviamente il tutto va fatto al fine di ottenere la migliore qualità del prodotto finale, magari producendo anche il più possibile.

In questo articolo vedremo insieme quali sono i pro ed i contro dei due tipi di illuminazione.

Lampade ad incandescenza

Il sistema delle lampade ad incandescenza è composto da un elemento metallico surriscaldato tramite elettricità che permette il rilascio di fotoni e, di conseguenza, di luce. Il più importante vantaggio di questo tipo d’illuminazione deriva dalla possibilità di poterle usare in modo prolungato.

Esistono però degli aspetti negativi da non sottovalutare quando si usano queste lampade. Hanno, infatti, un notevole impatto sull’ambiente, in quanto molto inefficienti dal punto di vista dei consumi: solo una minima percentuale dell’energia consumata viene infatti convertita in luce utilizzabile, mentre la maggior parte dell’energia viene trasformata in calore.
Questo rende necessario un impianto di climatizzazione molto potente, per tenere sotto controllo la temperatura, che genera ulteriori consumi e, conseguentemente, emissioni.

Lampade a LED

La tecnologia a LED si basa sull’impiego di diodi ad emissione luminosa. Rappresentano un ottimo investimento nel lungo termine. I consumi elettrici possono essere ridotti del 30-50%, inoltre non è presente la necessità di un potente impianto di raffreddamento. L’efficienza energetica è, infatti, drasticamente migliore rispetto alle antiquate lampade ad incandescenza, riuscendo a ridurre enormemente l’impatto ecologico ed economico della produzione indoor.

Anche il LED, però, ha degli svantaggi, in particolare la qualità della lampada. Esistono infatti molti produttori, ma solo pochi offrono soluzioni che permettono di ottenere ottimi risultati e di variare lo spettro luminoso che raggiunge le piante.

Post correlati