Nel momento in cui si coltivano le piante di marijuana è necessario occuparsi di loro nell’interezza, partendo dalle cime e finendo alle radici. Se le parti vegetali più in vista ci saltano subito all’occhio è vero che quelle più nascoste possono sfuggire ad un controllo giornaliero superficiale. Le radici invece sono una delle aree più delicate e allo stesso tempo importanti per avere una pianta sana e produttiva.
Volete assicurare la migliore cura alle vostre radici?
La struttura delle radici e il loro modo di distribuirsi nel terreno è molto importante per assicurare l’assorbimento giusto e la corretta distribuzione a tutta la pianta dei nutrienti. Più la pianta cresce e più ci si aspetta di trovare una rete di radici vasta e forte a sostegno del fusto, dei rami e delle nostre preziose cime. Solitamente l’apparato radicale non è prolifico quando non riesce a assorbire acqua e nutrienti perchè si trova ad essere contenuto in uno spazio troppo angusto, in pratica se il volume di terreno disponibile è troppo piccolo ci si ritrova ad avere radici molto aggrovigliate e arrotolate su sé stesse. Se vedete che la vostra piantina sta soffrendo di carenze nutrizionali o non gode di un aspetto salutare osservate le radici, provvedete a rimuovere il grosso del groviglio e pensate ad un travaso in ambiente più spazioso, in questo modo le parti sotterranee della pianta avranno più spazio vitale ed essa riprenderà vigore. Se poi volete essere davvero furbi ricordate che prevenire è sempre meglio che curare, quindi pianificate diversi travasiseguendo la crescita delle radici per far sì che la vostra cannabis abbia sempre il giusto spazio per crescere.
Un fattore ambientale importantissimo e dall’equilibrio precario nel sistema di crescita della marijuana è senza dubbio l’umidità. Le piante necessitano acqua per crescere ma allo stesso tempo se vengono irrigate eccessivamente le radici possono marcire o possono essere maggiormente soggette a sviluppo di patologie e aggressioni esterne.
Le radici della marijuana devono essere preservate dagli eccessivi sbalzi termici, soprattutto quando la pianta è ancora giovane. L’ideale sarebbe una temperatura costante di circa 22ºC, condizione ideale per garantire la crescita del germoglio. Molto spesso chi coltiva a terra outdoor trova facilmente queste condizioni rispettando le tempistiche relative alla propria latitudine, mentre chi coltiva in vaso outdoor ha una protezione molto minore agli sbalzi termici, ovvero quando c’è molto sole il vaso si riscalderà facilmente mentre un vento freddo che arriva da nord potrebbe in poco tempo raffreddare troppo il sistema sotterraneo protetto solo da sottili pareti del vostro contenitore. Un buon trucco è quello di usare vasi sempre un po’ più grandi del necessario e piantare al centro il vostro seme e magari sceglierli bianchi o color terracotta.