Da quando nel 2016 la canapa industriale è diventata legale sempre più persone si stanno avvicinando a questo fantastico mondo, anche alla coltivazione della stessa per la sua biomassa.
Ma ci sono dei piccoli accorgimenti a cui ti dovrai attenere se vuoi che il tuo lavoro sia fruttuoso, e noi con questo articolo si esporremo tutti.
Se effettuerai il raccolto al momento giusto le muffe non prenderanno il sopravvento, quindi il tempismo è essenziale. Per non perdere nulla dovrai provvedere al raccolto quando i fiori cambieranno da bianco brillante a bianco opaco.
Coloro che coltivano canapa dovrebbero, inoltre, condurre test settimanali sulla percentuale di CBD presente: infatti, anche solo un punto percentuale di differenza può far variare di molto il valore economico del raccolto, oltre che riuscire a far rendere conto se ci si mantiene all’interno del limite legale delle sostanze contenute nella canapa.
Le diverse zone climatiche sono anche un fattore chiave dato che il meteo influenza molto l’essiccazione: ad esempio, sarà sempre meglio curare per gli agricoltori di canapa un raccolto prima della stagione piovosa.
Risulta essere molto importante anche pianificare tutto il lavoro di raccolta, tant’è vero che ci sono agricoltori che hanno subito delle perdite significative perché non sono stati in grado di provvedere a questo passaggio per tempo: munirsi di manodopera adeguata è fondamentale, soprattutto per i principianti. In ogni caso, per iniziare consigliamo di coltivare non più di cinque ettari di terra, potendo aumentare solo nel momento in cui avrai un metodo collaudato.
Non appena la canapa viene raccolta, dovrebbe essere spostata immediatamente nel luogo dove verrà effettuata l’essiccazione: questo dovrà essere al riparo dalla luce solare diretta, ben ventilato e coperto. La temperatura migliore per essiccare è di 15/20 gradi centigradi, con un’umidità di circa il 60%. Un processo di essiccazione lento e con elevate quantità di flussi d’aria è il modo migliore per curare la canapa, avendo come risultato un raccolto di qualità superiore sia sotto il profilo del CBD che dei terpeni, con conseguenti profitti più elevati.
Avere delle adeguate dimensioni del luogo di essiccazione è importante, in modo da non riempire eccessivamente la capacità di stoccaggio.
Uno dei metodi più comuni di essiccazione è quello di appendere a testa in giù le piante usando dei fili: in questa fase, consigliamo di spezzarle in singoli rami, in modo da evitare la formazione di muffe.
Noi di Appennino Farm eseguiamo il ritiro della biomassa e per avere una valutazione è necessario inviare un’email a info@appenninno.farm contenente una copia delle analisi unitamente ad una foto del prodotto. In genere la ritiriamo chippata , essiccata dai 10-13% massimo di umidità nelle big bag.