Come coltivare cannabis light legalmente

In questo articolo vi daremo tutte le informazioni che vi servono per coltivare in modo assolutamente legale la canapa in Italia: sono poche, ma soprattutto molto chiare e semplici.

La legge 242/2016 ha decretato che non è più necessaria alcuna autorizzazione per la semina di varietà di canapa certificate con contenuto di THC non superiore allo 0,5%. L’obbligo di richiedere la preventiva autorizzazione alle forze dell’ordine è stato eliminato, ma il coltivatore deve conservare i cartellini  delle sementi acquistate per un minimo di dodici mesi e le fatture di acquisto.

I controlli fatti da parte delle forze dell’ordine devono sempre avvenire in presenza del coltivatore e per ogni test eseguito le autorità sono tenute a lasciare un campione tra quelli prelevati a disposizione del proprietario, per eventuali contro-verifiche sul contenuto di THC.

Nel caso in cui, a seguito di un controllo, la percentuale di THC dovesse superare la soglia dello 0,5%, può essere disposto il sequestro o la distruzione della coltivazione, ma in ogni caso non vi è alcuna possibilità di accusa nei confronti del coltivatore che ha semi certificati.

Ciò significa senza ombra di dubbio che oggi tutti i cittadini possono coltivare canapa senza incorrere in problemi legali, purché venga garantito l’utilizzo di semi citati nella specifica lista approvata dall’Unione Europea.

Qualora la coltivazione non provenisse da semi certificati o non venissero conservate le suddette prove di certificazione per il tempo richiesto dalla legge, il coltivatore potrebbe andare incontro a una denuncia da parte delle forze dell’ordine anche se il contenuto di thc dovesse risultare entro i limiti consentiti dalla legge italiana.

Post correlati