Sempre più persone scelgono di coltivare delle piante di cannabis light in casa per diverse ragioni. Ci sono molte persone che lo fanno per scopi medici, altre che lo fanno per autoconsumo anche per ragioni estetiche. Ormai è risaputo che la cannabis light viene impiegata anche a scopo medico visti i suoi molti benefici. Infatti, può essere utilizzata da tutte quelle persone che soffrono di dolori cronicilegati anche a patologie terminali e tumorali. Il consumo di marijuana aiuta ad alleviare dolori muscolari, insonnia, stati d’ansia, stimolare l’appetito.
Coltivare piante di cannabis da soli non è difficile. Ma, per ottenere risultati ottimali, è consigliabile innanzitutto informarsi in modo approfondito. Dovete individuare il tipo di piante più adatte al vostro spazio di coltivazione, per ottenere esemplari sani, forti, e ricoperti di cime profumate. Per soddisfare le necessità delle proprie piante di cannabis, i coltivatori devono organizzare con attenzione la grow room.
La cannabis è una pianta e, proprio come qualsiasi altra pianta, per crescere ha bisogno di 4 elementi essenziali:
Luce – Acqua – Sostanze Nutritive – Aria Fresca
La luce è fondamentale per la fotosintesi, la funzione biologica primaria delle piante. La luce solare (o artificiale) fornisce energia per la crescita della pianta, permette di assorbire le sostanze nutritive e, soprattutto, di sviluppare le cime. Lo spettro luminoso e la durata dell’esposizione vanno regolati sia in fase vegetativa che in fase di fioritura. Un famoso detto dei coltivatori di cannabis è “più luce= più cime”.
L’acqua è la linfa vitale di qualsiasi essere vivente sul pianeta Terra. Per mantenere una piantagione sana e rigogliosa, dovete sapere come, quando e in che quantità somministrare acqua alle piante. Il dosaggio e la frequenza dipendono dalla varietà di cannabis, dal metodo di coltivazione, e ovviamente dalla dimensione degli esemplari.
Oltre a luce ed acqua, le piante di cannabis hanno bisogno di vari tipi di sostanze nutritive. Recandovi in un grow shop e cercando le soluzioni nutritive “all-in-one”, probabilmente noterete subito, stampata sulla confezione, la combinazione di 3 lettere: N-P-K. Essa indica rispettivamente azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), i 3 elementi più importanti per lo sviluppo delle piante di cannabis. Le sostanze nutritive possono essere sia naturali che sintetiche.
Per chi coltiva all’aperto, l’aria fresca è facile da ottenere. Tuttavia, se si coltiva indoor, è fondamentale garantire un adeguato ricircolo dell’aria. Le piante utilizzano l’anidride carbonica nell’aria per produrre nutrimento e zuccheri. L’ossigeno viene usato per la respirazione (ovvero la trasformazione del nutrimento in energia).