La tiroide ed il CBD

Tantissimi studi sui cannabinoidi hanno dimostrato che il CBD può essere molto efficace nella gestione della sintomatologia cronica che affligge le persone affette di disfunzioni della tiroide e altri disturbi endocrini.

La stretta correlazione tra il sistema endocannabinoide e il sistema endocrino fa si che i cannabinoidi possano avere un ruolo molto importante nella gestione di queste patologie. I recettori dei cannabinoidi si trovano infatti in abbondanza sulla superficie dell’asse ipotalamico-pituitario-tiroideo che regola la produzione di ormoni tramite la ghiandola tiroide. Ne deriva che il CBD possa essere la chiave per il ripristino di un sistema endocrino malfunzionante.

I cannabinoidi, interagendo con gli organi endocrini e il sistema immunitario, partecipano a tantissime attività fisiologiche come la regolazione dell’assunzione di cibo, l’omeostasi energetica del corpo e la produzione ormonale. Uno studio scientifico ha sostenuto che questo tipo di interazioni possa essere un obiettivo terapeutico molto importante.

In più il CBD ha una serie di effetti positivi comprovati sulla regolazione del sonno, nonché un effetto anti ansia, attribuendo doti intrinseche al cannabidiolo che potrebbero essere molto importanti nella gestione dei sintomi di molte patologie collegate ai disturbi endocrini, che di sovente scatenano insonnia e instabilità emotiva molto marcata.

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