La marijuana contro l’ipertensione

L’ipertensione è una tra le malattie più diffuse nei Paesi industrializzati. Colpisce, infatti, circa il 20% della popolazione adulta e rappresenta uno dei maggiori problemi clinici dei tempi moderni. Si tratta di una sorta di killer silenzioso che agisce nell’ombra, non comportando alcun sintomo fino a quando non degenera determinando complicanze serie che possono condurre anche alla morte del soggetto. Oltre ai vari accorgimenti che possono essere applicati come seguire un’attività fisica costante e moderata, seguire una dieta sana ed equilibrata, sembra che vi sia un ulteriore aiuto da mettere in campo per normalizzare i valori della pressione sanguigna. Stiamo parlando della canapa.

Infatti la marijuana  può aiutare a ridurre drasticamente l’ipertensione, facendo diminuire i livelli della pressione sanguigna. A dimostrarlo è stato uno studio pubblicato da parte dei ricercatori dell’Università Ben-Gurion del Negev e del Soroka University Medical Center. Specificatamente, gli scienziati hanno eseguito una ricerca riguardante la frequenza cardiaca e vari altri parametri prendendo in considerazione un gruppo di soggetti adulti over 60, tutti ovviamente affetti da ipertensione.

I ricercatori hanno notato che coloro i quali assumevano canapa medica mostravano un miglioramento del quadro dell’ipertensione con diminuzione della pressione sanguigna sistolica e diastolica. Inoltre, il livello di pressione più basso si verificava dopo circa tre ore dall’assunzione di marijuana per via orale. Dunque, come dimostra questo studio, un altro valido alleato contro l’ipertensione potrebbe essere rappresentato proprio dalla cannabis medica. Ciò, ovviamente, apre le porte alla messa a punto di farmaci a base di questa pianta che potrebbero donare un significativo sollievo a chi soffre di questo disturbo.

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