Purtroppo anche i nostri amici pelosi possono essere affetti da diverse patologie. La loro sofferenza può manifestarsi, ad esempio, con un aumento della sonnolenza, una diminuzione dell’appetito, una andatura più incerta e lenta del solito, o con veri e propri lamenti. Ovviamente, la prima cosa da fare in questi casi, è rivolgersi ad un veterinario.
Non è raro, però, che il veterinario stesso possa consigliare di associare o addirittura sostituire un farmaco tradizionale con il CBD. Questa infatti è una molecola al 100% naturale, e in quanto tale è stato dimostrato che non ha praticamente nessun effetto collaterale.
Vediamo insieme quando è opportuno somministrare il CBD ai nostri animali domestici:
- Ansia: questo disturbo psicologico colpisce anche gli animali, nonostante possa sembrare quantomeno strano. Gli animali possono soffrire di ansia per diversi motivi: possono aver subito dei traumi antecedenti che li hanno segnati profondamente, possono soffrire particolarmente per l’allontanamento anche momentaneo del loro padrone o trovarsi in situazioni per loro avvertite come avverse e pericolose che generano dunque in loro un forte stress.
- Convulsioni: si stima che una percentuale che va dall’1 al 5% degli animali domestici soffra di convulsioni e crisi epilettiche, dovute alle cause più diverse. È stato largamente dimostrato che il CBD è capace, con somministrazioni protratte nel tempo, di diminuire l’incidenza di crisi epilettiche fino a portarle addirittura pari a zero.
- Dolore: il CBD è anche un antidolorifico naturale. Esso è, infatti, in grado di alleviare qualsiasi tipo di dolore, da quello neuropatico a quello muscolare, da quello osseo a quello articolare, qualsiasi siano le cause che lo scatenano. I nostri animali saranno quindi sollevati dalla somministrazione di una dose di CBD in un quantitativo sufficiente ad alleviare questi dolori.