È di comune interesse sapere quali siano gli effetti del CBD sulla memoria, e sicuramente molti di voi se lo saranno chiesti almeno una volta; mentre è già stato appurato da numerosi studi scientifici che il THC non faccia bene in questo senso, solo da poco le ricerche sul CBD e la memoria stanno producendo i primi risultati attendibili: fortunatamente è stato scoperto che non solo il CBD non produce effetti negativi ma, addirittura, sembra che possa comportare significativi benefici alla memoria, nonché assumere un ruolo decisivo nel combattere le dipendenze.
Nel 2017, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che il CBD è assolutamente innocuo ed aiuta a combattere i sintomi di molte patologie.
Oltre ciò, uno studio ha dimostrato che il CBD ha un’importante funzione nel mitigare la riduzione di memoria indotta dal THC. Implicitamente, quindi, si suggeriva che il cannabidiolo potesse avere delle concrete proprietà per supportare la capacità di conservare i ricordi.
Mettendo a confronto due gruppi di consumatori di cannabis, uno trattato con marijuana ad alto tasso di THC, l’altro con una ad alta concentrazione di CBD, i ricercatori scoprirono che nel secondo gruppo non apparve nessun deterioramento nella capacità di memorizzare e ricordare.
Lo studio si è focalizzato su un recettore (il CB1) responsabile del contatto fra i cannabinoidi e le aree cerebrali deputate alla memoria: si ebbe come risultato che questo recettore fosse il responsabile degli effetti nocivi del THC, mentre nello stesso tempo ne attenuava gli effetti negativi, grazie all’azione del CBD. In sintesi, apparve chiaro come il cannabidiolo fosse in grado di mitigare gli effetti nocivi che il THC apporta alla memoria.
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