Non esiste un farmaco che funzioni per tutto e le molecole che contiene la pianta di cannabis hanno le loro indicazioni, controindicazioni ed effetti negativi. Ad esempio, ci sono prove scientifiche sufficienti per poter raccomandare l’uso dei cannabinoidi nel sollievo di alcuni sintomi della sclerosi multipla, del dolore dovuto alla compressione del nervo o della nausea e del vomito associati alla chemioterapia. Questo non vuol dire che i cannabinoidi siano l’unica opzione, né è necessariamente l’opzione migliore per tutti. Ma da un punto di vista scientifico e medico, ci sono dati sufficienti per giustificare il suo uso terapeutico.
Nel caso dell’ansia la scienza non è così chiara. Sia nei modelli animali che negli esperimenti sull’uomo, il tetraidrocannabinolo (THC) può causare ansia. Inoltre, nelle persone precedentemente diagnosticate con questo problema, l’effetto è più frequente e prolungato nel tempo. Altri cannabinoidi come il cannabidiolo (CBD) attenuano queste proprietà del THC, sebbene il CBD si trovi in concentrazioni molto basse nella maggior parte della marijuana commerciale. Sebbene siano descritti alcuni casi in cui i problemi di ansia possono migliorare con la somministrazione di cannabinoidi, la maggior parte degli studi coincide nell’evidenziare la relazione causa-effetto tra l’uso di cannabis e lo sviluppo dell’ansia.
In breve, non ci sono abbastanza studi per raccomandare la cannabis nel trattamento dei problemi di ansia. E anche se questo è il caso, ciò non implica che la cannabis sia l’opzione migliore per risolvere i tuoi problemi. I disturbi d’ansia sono generalmente causati da diversi motivi psicologici. Sono un problema frequente e non implicano affatto che “uno è sbagliato nella testa”. Ma affrontarli esclusivamente con le droghe (che si tratti di tranquillanti legali o droghe illegali) non è una buona idea. I farmaci alleviano i sintomi ma non attaccano la radice del problema, rendendo più probabile che il disturbo diventi cronico e che i problemi possano svilupparsi in seguito. Un uso temporaneo di droghe può aiutare la persona a mettersi in un’altra posizione dalla quale affrontare i problemi.
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