Sempre più persone, da quando la cannabis light è stata legalizzata, si avvicinano a questo mondo, però attorno ad essa purtroppo gira ancora parecchia disinformazione, e noi siamo qui per venirvi incontro.
Spesso l’eventuale presenza di THC nelle analisi del sangue diventa motivo di allarmismo ingiustificato ed inutile, dato che i limiti dello stesso consentiti sono pari allo 0,5%
Il classico prelievo non è l’unico modo per verificare se sia stata assunta o meno la sostanza: infatti, si può procedere anche alla rilevazione del THC tramite le urine, con l’esame del capello, delle unghie, della saliva ed ancora ad altri accertamenti.
Il THC nelle analisi del sangue dà indicazione della presenza nell’organismo della sostanza psicotropa che viene prodotta proprio dai fiori della canapa.
Ma quali sono gli effetti che possono determinarsi a seguito della presenza di THC nelle analisi del sangue o di THC nelle urine? È fondamentale che ogni consumatore di marijuana – abituale e non – sia messo al corrente degli effetti che la cannabis può determinare sull’organismo.
Sottoporre all’attenzione degli utenti ciò che può succedere, significa anche fornire loro delle informazioni precise su come gestire eventuali situazioni in cui venga richiesta o si renda necessaria la rilevazione del THC nelle analisi del sangue quella di THC nelle urine e, nell’eventualità, anche dettagli su quanto la sostanza resti effettivamente nell’organismo.
Quindi, sarà fondamentale sapere che a qualsiasi consumatore di cannabis converrà acquistare la tipologia di infiorescenze preferita direttamente in uno dei negozi online che si occupano della vendita di questi prodotti, semplicemente perché sono totalmente sicuri, certificati e garantiti e, soprattutto, nel caso di THC nelle analisi del sangue, i valori risulterebbero completamente normali o, comunque, nei limiti consentiti dalla normativa vigente.
È comunque possibile, seppur non con estrema precisione, identificare il lasso temporale in cui il THC resta visibile nelle analisi del sangue e delle urine: così, se la marijuana viene assunta occasionalmente, possiamo dire che la sostanza psicotropa sarà rilevabile entro le 24 ore successive al suo consumo; nel caso in cui, invece, si è soliti consumare cannabis, il THC sarà riscontrabile anche dopo settimane.
Per quanto riguarda il THC nelle urine, va precisato che la sostanza psicotropa contenuta nella canapa, essendo liposolubile, lo porta ad essere assorbito dalle cellule adipose, richiedendo periodi abbastanza lunghi per il passaggio ai reni: così, più saranno presenti cellule adipose, più a lungo permarrà la sostanza.
Ovviamente un altro fattore determinante per la rilevazione del THC saranno anche la quantità di marijuana che si è consumata e la frequenza con cui si è fatto ricorso alla sostanza.
Tenuto conto di queste variabili, possiamo dire che, se il consumo di infiorescenze è stato occasionale – approssimativamente – il THC nelle urine potrà rimanere e sarà rilevabile per un periodo di tempo compreso tra i 5 e gli 8 giorni successivi rispetto al momento in cui è stata consumata la cannabis.
Diversa è la situazione per chi fuma abitualmente e regolarmente, in quanto, in questo caso, il THC nelle urine risulterà per circa 18-20 giorni dopo, a decorrere dal momento dell’assunzione.
Se poi si ricorre all’uso di cannabis quotidianamente allora la sostanza sarà contenuta nell’organismo fino anche a circa tre mesi dopo.
Detto questo e ribadito, seppur in maniera approssimativa, quanto rimane il THC nelle urine, si precisa che affinché non venga rilevata la presenza del tetraidrocannabinolo l’unica soluzione è non fumare marijuana per un periodo medio lungo. In particolare, dato che – come abbiamo specificato – nello smaltimento del THC vengono chiamate in causa le cellule adipose, è chiaro che la presenza di THC nelle urine sia anche strettamente collegata alle funzioni metaboliche.
Proprio per questo non si può individuare una tempistica precisa e puntuale relativa all’eliminazione del THC: ognuno ha un determinato metabolismo, e maggiore sarà la sua velocità, minore sarà il tempo richiesto per eliminare il THC nelle urine.