Il coronavirus ha portato numerose conseguenze spiacevoli. Tra queste, non è di second’ordine quello derivante dall’inquinamento dovuto dall’uso delle mascherine usa e getta. Fortunatamente l’azienda Géochanvre, a partire dallo scorso 1 settembre, ha iniziato a vendere mascherine realizzate con fibre di canapa.
Questa industria francese è tra quelle che si sono messe in moto per offrire un’alternativa ecologica al consumo di mascherine chirurgiche tradizionali. L’efficienza di tali dispositivi è stata stimata dalla Direzione Generale della Difesa francese intorno all’89% di filtrazione, pari alla percentuale di filtrazione delle mascherine di categoria UNS2 (classificazione francese). Il materiale prodotto si compone di fibre di canapa naturali (la cui coltivazione è perfetta per contrastare l’inquinamento, dal momento che la pianta di canapa assorbe elevate quantità di Co2) e non contiene colle o additivi tossici.
Queste mascherine, oltre ad essere ecologiche, sono anche a buon mercato: costano, infatti, meno di 1 euro al pezzo.
La Géochanvre si definisce come “una start-up che pone lo sviluppo sostenibile alla base del proprio modello di business” e che ha brevettato un processo di hydroentangling (procedimento chimico che lega tra loro nastri fibrosi dando origine a un tessuto non-tessuto) il quale permette la produzione su scala industriale di geotessili interamente biodegradabili.