Gli incentivi per le case di canapa

Si è tanto sentito parlare di bonus e superbonus, ovvero delle misure che sono state previste per la detrazione fiscale delle spese per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico di appartamenti, case e condomini.
Senza pretendere di districarsi dentro un tema complesso ed estremamente articolato come questo, cerchiamo di capirne i punti essenziali e di vedere come si possano usare, all’interno degli interventi meritevoli di bonus, i materiali da costruzione a base di canapa.

L’ecobonus permette una detrazione fiscale dal 50 al 75% per interventi di efficientamento energetico; il sismabonus, invece, offre un recupero dal 50 all’85% per interventi strutturali antisismici; il bonus casa dà accesso a detrazioni del 50% per lavori di ristrutturazione e manutenzione; il bonus facciate offre la possibilità  di detrarre il 90% per il restauro e risanamento dei fronti esterni degli edifici. Ogni bonus ha delle regole da seguire ed alcuni limiti da rispettare.

 

I prodotti a base di canapa coprono una gamma vasta di possibilità per accedere ai sopra menzionati bonus. Blocchi isolanti per muri e contro-pareti interne, intonaci per il risanamento igro-termico, pannelli e conglomerati per isolare solai, pavimenti e pacchetti di copertura si prestano ad essere impiegati per le opere di manutenzione e ristrutturazione da connettere, ad esempio, al Bonus Casa o al Bonus Facciate.

Per tutti i bonus il recupero dei costi può avvenire in tre diverse modalità: con la classica detrazione dall’imposta Irpef sul reddito delle persone fisiche, spalmabile in più anni (variabili da 5 a 10 a seconda del bonus), con lo sconto in fattura o la cessione del credito. Con quest’ultima opzione, in particolare, viene aumentata la potenzialità dei bonus perché il credito maturato con l’intervento può essere ceduto ai fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi o ad istituti di credito e intermediari finanziari.

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